giovedì 8 marzo 2012

Cultura, culture

Oggi parole come cultura, etnia, integrazione e identità sono ormai d'uso comune. Ma nessuno dovrebbe discutere di concetti tanto complessi senza fermarsi prima a rifletterci. È sarebbe fondamentale che lo facessero tutti coloro che -a vario titolo- si trovano ad operare in contesti interculturali.

Per questo oggi parliamo di cultura. Questo post mi frulla in testa da mesi ma non sono ancora riuscita a dar forma ai miei pensieri: vorrei essere chiara, ma non banale. Semplice, ma non superficiale. Il fatto è che non potrei mai scrivere di intercultura senza prima chiarire cosa intendo io per cultura, quindi oggi vi beccate il pippone :-) 
So bene che se ne potrebbero scrivere -e se ne sono scritti- centinaia di volumi, quindi non ho la pretesa di esaurire qui il discorso sulla cultura, ma voglio provare a raccontarvi quanto ho capito io in questi anni di studio e lavoro.

Quello che ci interessa qui è il significato antropologico della cultura.
L'Unesco considera la cultura come "una serie di caratteristiche specifiche di una società o di un gruppo sociale in termini spirituali, materiali, intellettuali o emozionali".
In altre parole la cultura ci fornisce gli strumenti (tradizioni, conoscenze, pratiche, artefatti...) per comprendere la realtà e organizzare la nostra vita. In questa prospettiva il linguaggio è cultura, la religione è cultura, le tradizioni sono cultura, la gestualità è cultura, il senso comune di ciò che è giusto o sbagliato è cultura, la forchetta è cultura. Noi viviamo immersi nella cultura e non ce ne rendiamo conto. Il mio primo -ora stimato, allora temuto- professore di antropologia diceva che la cultura è l'universo di segni nei quali l'uomo vive, dover per segno intendeva tutto ciò che dà e porta un significato.

Dunque la cultura è qualcosa che ci accompagna ogni giorno ma di cui fatichiamo ad accorgerci, qualcuno una volta mi disse che la cultura è un paio di occhiali: necessari perchè senza non vedremmo nulla ma che in qualche misura distorcono la realtà. Ecco, questi occhiali sono indispensabili, ma indossando occhiali diversi quello che vediamo è leggermente diverso. Questa metafora mi è molto cara perchè mi sembra tanto semplice quanto azzeccata.
Le varie culture, quindi, sono semplicemente modi diversi di interpretare il mondo che ci circonda e rispondere alle stesse esigenze.

Caratteristiche della cultura:
- la cultura è multipla e multiforme, composta di molti e vari aspetti
- non è statica ma in continuo divenire e in continua trasformazione
- la cultura è appresa e "socialmente costruita", non qualcosa di genetico e innato!
- è condivisa ma stratificata all'interno di un gruppo: cioè è diffusa tra i membri di un gruppo ma non è uguale per tutti, si possono notare differenze a seconda dell'età, del genere, del livello di istruzione ecc.
- oggi, rispetto al passato, è legata in modo molto meno rigido al territorio

Per oggi chiudo qui, ma ne riparliamo. Ok?
Per qualsiasi domanda o curiosità lasciate un commento.

6 commenti:

  1. "la cultura è l'universo di segni nei quali l'uomo vive".. E' una frase bellissima.
    Argomento non semplice. Ma quello che hai scritto è chiaro. Aspetto il prossimo passo per capirne di più!.

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    1. speriamo che non ci vogliano altri mesi per "partorire" anche il prossimo post! muahahah...

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  2. "Ecco, questi occhiali sono indispensabili, ma indossando occhiali diversi quello che vediamo è leggermente diverso" a me piace questo pezzo.
    Di una poesia e di una verità uniche.

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  3. Ciao è da un po' che vengo a vedere il tuo blog e non ho mai commentato ma volevo dirti che mi piace molto. L'articolo è molto interessante, come tutto il tuo blog del resto.

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  4. Mi piace molto, tutto l'articolo...semplice e chiaro, ma non banale!

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lunga è la foglia, stretta è la via...
dite la vostra, che ho detto la mia!