<<Sono talmente tante le immagini e le parole in rete che imbattersi in un determinato blog è davvero un caso fortunato,come trovare un ago in un pagliaio! Una volta al mese vi proporrò il mio ago nel pagliaio: un blog, una persona, un progetto nel quale ho avuto la fortuna di imbattermi durante le mie scorribande online.>>
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Vi avevo promesso ieri di combattere il grigiore di questi giorni a suon di colori, oggi mi gioco l'asso nella manica.
Vi presento Giada e il suo blog "Quando Fuori Piove", una vera fonte di allegria per gli occhi e per il cuore. Colori, forme e semplicità: così lo descriverei in tre parole. Ma lascio la parola a Giada, buona lettura.
Adoro la tua presentazione sul blog (e invito tutti ad andare a leggerla), ma per i pigri... vuoi raccontare qualcosa di te e della tua vita?
Qualche giorno fa mi sono resa conto, con un certo stupore, di essere prossima a compiere 35 anni, ho un bimbo biondissimo sull’orlo dei due e un marito dal meraviglioso e cinico senso dell’umorismo conosciuto al liceo. La mia famiglia è completata da un border collie anziano e completamente pazzo. La mia vita, oggi, è esattamente come la sognavo dieci anni fa. Mi sembra di aver vissuto per anni cercando di raggiungere un traguardo che oggi ho attraversato. Posso pertanto con orgoglio affermare che mi sto godendo ogni istante di una quotidianità normale, ma deliziosamente serena.
Conclusi gli anni al Liceo Classico il sogno era rimasto sempre lo stesso di quando ero bambina: diventare archeologo. In Italia questo significa laurearsi in Lettere Classiche e specializzarsi poi nel settore dell’archeologia scelto. Io ho compiuto il primo passo e con grandissima soddisfazione ho trascorso quattro anni immersa nel Medioevo, a studiare materie come Storia della mIniatura, Archeologia Paleocristiana e Museologia. Nel frattempo ho provato l’ebbrezza dello scavo archeologico, e ho lavorato al Museo Egizio di Torino, esperienze uniche, che mi hanno però anche fatto comprendere una realtà molto amara: riuscire a trasformare l’archeologia in un lavoro nel nostro Paese è, per usare un delicato eufemismo, molto difficile e avrei dovuto rinunciare all’indipendenza economica per un po’, per troppo. La mia scelta è stata allora quella di trasformare l’archeologia in una passione, e far diventare la passione, ovvero la fotografia, una professione. Ho iniziato così a lavorare come photo editor.
Cosa fa una photo editor?
Principalmente mi occupo di ricerca e scelta di fotografie. Lavoro in una casa editrice di volumi fotografici, e ad ogni nuovo progetto corrisponde una full-immersion nell’argomento, dalla musica all’architettura, dalla moda ai viaggi, e una caccia al tesoro per scovare le immagini perfette. Si collabora con fotografi, agenzie fotografiche, musei e archivi privati. Una volta collezionate le fotografie si scelgono le migliori e se ne definiscono i tagli, gli accostamenti con le altre immagini e la loro posizione all’interno del libro…. È un lavoro appassionante e affascinante!
Uno dei miei sogni nel cassetto è quello di scrivere un libro... tu di libri ne hai all'attivo quattro. Ce ne parli?
Ho avuto una grandissima occasione, quella di mettere su carta un’idea, che frullava nella mia testa di seienne da un po’, e vederla apprezzatata e trasformata in un libro. L’idea, molto semplice, è una formula di libro-gioco per avvicinare i bambini all’arte e alle civiltà del passato. Ho inventato la storia, i personaggi, stranamente simili per carattere e passioni a me e mio marito, e seguito il disegnatore nella loro realizzazione grafica. Il successo del primo libro ha decretato la nascita degli altri tre. Scrivere il primo libro è stata una esperienza entusiasmante perché sfogare la propria creatività dando vita a qualcosa che ci da soddisfazione e che si sente così perfettamente “nostro” è una droga potentissima. Mi capita di provare la stessa sensazione scrivendo e creando per il blog.
Quando e come è nato Quandofuoripiove?
È nato lo scorso autunno, quando, passato il vortice di “mammitudine” che mi aveva travolto alla nascita di Puki, sono rientrata al lavoro e mi sono resa conto di aver bisogno di uno spazio mio, per sfogare la solita creatività repressa, quella che ti impedisce di restare con le mani ferme e pulite troppo a lungo. Allo stesso tempo mi sono resa conto che il nanetto iniziava a essere molto curioso e che avrei potuto unire le mie due esigenze: giocare con me stessa e giocare con mio figlio, in un luogo dove raccogliere sia le nostre idee sia quelle raccolte dalla Rete per essere trasformate nei nostri giochi di domani.
Cosa ti piace creare? Quali tecniche prediligi?
Mi piace pacioccare. Non posso dire di essere particolarmente brava in una tecnica piuttosto che in un’altra, ma tutto ciò che provo deve avere qualche caratteristica comune: mi piace il colore, la semplicità e l’originalità. Adoro tutto ciò che ha a che fare con la carta, e mi ispirano particolarmente i progetti che prevedono il riciclo di materie prime, sia perché in famiglia abbiamo un animo un po' eco, ma anche perchè mi piace mostrare al nanetto che non servono grandi giochi per divertirsi, tutto quello che occorre è già nella sua testa.
Consiglia a chi ti scopre solo oggi un post da non perdere assolutamente.
Posso esagerare? Ne adoro due: il primo è nato dopo un pomeriggio di biscotti, risate e stupore bambinesco: le mille facce di un biscotto intollerante.
Il secondo riguarda una semplice bambola di carta, estremamente modaiola e dalla sfavillante vita sociale. In entrambe i post sono io all’ennesima potenza…
Grazie di cuore Giada :-)
Alla prossima!
Grazie per aver condiviso questa bella scoperta. Il blog di Giada è molto carino, ricco di idee e spunti creativi, semplice e solare, come piace a me.
RispondiEliminaCarmen
Pazzesco! Ci soino capitata grazie al blog roll di una blogger che seguo poco fa! La tavoletta di legno che hanno appena costruito è spaziale. Li ho già aggiunti al mio elenco di blog interessanti.
RispondiEliminabello il blog...utile anche per la sottoscritta maestra pazza che se ne inventa una al giorno....ma con un pò di suggerimenti potrò far divertire ancora di più i miei alunni....Grazie mille....
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