Dica trentatrè

Trentatré, trentatré .. trentatré?  Com'è possibile? L'altro ieri facevo pipì sul test di gravidanza e oggi (anzi ieri) siamo a trentatré settimane. Gulp.

Il tempo non passa, semplicemente evapora. In questo periodo come non mai.

E i miei pensieri si rincorrono e accavallano.

Saranno gli ormoni, a cui è sempre comodo dare la colpa per tutto, ma in testa ho sentimenti contrastanti: provo tutto e il contrario di tutto. 

E ho deciso di mettere questo marasma nero su bianco, perciò preparatevi a un post decisamente sconclusionato.

Intanto vi aggiorno sulla situazione: stiamo bene entrambi.

Lei/lui ha messo "la testa a posto", è in posizione, solo che non ha capito che non deve scavarsi un tunnel con i piedi attraverso il mio fianco destro per uscire. 

Venerdì scorso, ultima ecografia, tutto regolare.

Siamo tra il 60° e 70° percentile, peso stimato circa 2100gr. Per non essere da meno rispetto alla sorella.

Peso stimato a termine: tra 3,8 e 4kg. Sempre per non essere da meno rispetto alla sorella.

"Signora, a lei piace farli belli grossi." Disse il ginecologo di  turno, perchè? Si può scegliere ;-)

Lui o lei? Non sappiamo se sarà maschio o femmina, per nostra scelta vogliamo tenerci la sorpresa fino alla sala parto. Prima che me lo chiediate, ovvio che siamo curiosi, ovvio anche che la voglia di conoscere il sesso non ci sta "consumando": non siamo così masochisti, ce lo saremmo fatti dire.

Io non sono come altre donne che "se lo sentono". Io non sento niente, non so davvero se sarà maschio o femmina. Continuo a parlare al femminile ma più che sesto senso materno credo sia più una questione d'abitudine per il fatto di avere una famiglia molto declinata al femminile. Comunque, staremo a vedere.

Io sto bene. Anzi, oggettivamente bene, come scrive l'ostetrica ad ogni visita. Tre settimane fa ero molto più affaticata, ora mi sento abbastanza in forma. Chiaro, in forma per quanto si possa essere in forma con un pancione di 7 mesi e mezzo.

Questa seconda gravidanza è stata completamente diversa dalla prima, a livello mentale.

Questa volta mi sono davvero resa conto di essere incinta il giorno che ho fatto la morfologica, cioè lo sapevo già, eh. Vi assicuro che i primi tre mesi non avrei assolutamente potuto dimenticarmene, eppure tutto accadeva come se non accadesse a me. 

Schizofrenia, probabilmente. Ma anche no. 

Non che non lo desiderassi o che non mi sia sentita mamma già dopo il test, semplicemente a differenza della prima volta i pensieri non sono stati fagocitati dal pancione.

E ora? Cosa mi aspetto?

Una cosa l'ho imparata dalla prima gravidanza: "pensa e progetta, ma non aspettarti che le tue aspettative corrispondano alla realtà". 

Mi sento più forte con questa certezza, il che può sembrare paradossale visto che in pratica cerco di auto-convincermi che non ci sono certezze. E invece no. Sono convinta che questo atteggiamento serva da alleggerirmi l'animo da stress e ansie da prestazione. 

Vi avevo avvisati che sarebbe stato un post sconclusionato, non lamentatevi.

Non vedo l'ora di vederlo/a, ma temo i primi mesi, le notti in bianco, i risvegli. Continuo?

So che passeranno, ma so anche che la fatica sarà tanta.

Non vedo l'ora di essere in quattro, ma so che ci vorranno tempo e pazienza perchè Noemi si adatti alla nuova situazione. 

Però, ecco. Nonostante tutto: non vedo l'ora.

Quindi per concludere, sono pronta?

Certo che no. Ma c'è qualcuno che può davvero dirsi pronto per mettere al mondo un figlio?  

Forse non sono pronta, ma ne sono immensamente felice.