Io e la pasta madre

Fino a sei mesi fa non sapevo nemmeno esistesse.

Poi pensavo fosse "roba da esperti".

Poi, più per sfida a me stessa che per altro, ci ho provato anche io.

Poi, eccomi qui a raccontarvi della mia pasta madre ;-)

Iniziamo dal principio, visto che come me altri non sapranno di cosa si tratta. La pasta madre (o lievito madre o pasta acida) è un composto di acqua e farina che, con l'aggiunta di miele o altri zuccheri, fermenta facendo aumentare di volume l'impasto, producendo all'interno delle caratteristiche bolle d'aria. Insomma, la funzione è la stessa del comune lievito di birra, ma senza lievito di birra ;-)

È possibile usare la pasta madre per tutti i tipi di lievitati, dolci e salati e inoltre, con gli eventuali avanzi si possono preparare cracker, piadine, grissini...

Come ci si procura la pasta madre? Se conoscete qualcuno che già ce l'ha sarà sicuramente contento di regalarvene un po'. Altrimenti potete provare a dar vita alla vostra pasta madre. Qui trovate tanti buoni consigli.
Per tenerla in vita basta rinfrescarla almeno una volta alla settimana, rinfrescarla significa "nutrirla" impastandola con altra farina e acqua.

Pare d'obbligo, pena la morte per suicidio della pasta madre, battezzarla. La mia si chiama Fiorella e, ora che ci penso, ieri ha compiuto un mese. Il che significa che è vissuta più di tutte le mie piante d'appartamento, ed è un gran risultato ;-)

I miei consigli:

- se avete intolleranze verso il lievito di birra, o semplicemente faticate a digerirlo questa è la soluzione per voi! (per le intolleranze al glutine è possibile far partire la pasta madre da farine prive di glutine, come la farina di riso)

- toglietevi dalla testa che sia una cosa complicata e che richieda grosse attenzioni. La pasta madre solida richiede un rinfresco a settimana, quindi se solitamente preparate la pizza almeno una volta a settimana non c'è alcun lavoro in più! 

- la pasta madre è molto meno impegnativa di un cane, un pappagallino o una pianta perchè quando sarete stufi o dovrete stare via da casa per lungo tempo basterà congelarla e lei se ne starà lì buona, fino a nuovo ordine.

- i tempi di lievitazione sono più lunghi del lievito di birra, all'inizio bisogna un po' imparare ad organizzare i tempi, o vi ritroverete a cuocere una pagnotta a mezzanotte (succede, succede...)

- se volete farvi da voi la pasta madre cominciate con un impasto piccolo (tipo 100gr di farina, 50 di acqua e un cucchiaio di miele) così ai primi rinfreschi, quando la pasta è molto acida, potrete rinfrescare tutto senza buttare gli avanzi. Poi, dopo un paio di rinfreschi, gli avanzi si possono riciclare per piadine ecc.

- infine se avete la fortuna (o sfortuna, fate voi!) di abitare nei miei paraggi fatemi un fischio che vi regalo un po' della mia pasta madre.

Io per ora la uso soprattutto per pizza e focaccia, il pane l'ho provato un paio di volte: la prima con un buon risultato (quello che vedete in foto), la seconda è stato un flop. Ma ci mancherebbe altro: mica mi credevo di essere la terza sorella Simili! 

Il segreto è tentare e ritentare, poi -come in ogni cosa nella vita- un po' di fortuna non guasta :-)

Comunque per panificare come si deve, bisognerebbe avere la pazienza di farla invecchiare almeno di qualche mese la pasta madre. Nel frattempo io continuo a sperimentare, che gli estimatori qui in casa non mancano...