venerdì 24 giugno 2011

Interculturiamo?

“Il signor Jean-Marc Luscher, di Ginevra racconta: 
Stavo tornando dall’asilo con Camille. Camille ha tre anni e mezzo. Quel giorno era contentissima perché si era molto divertita con Blaise. 
- Bene... e chi è questo Blaise, qual è dei tuoi compagni? - 
- Lo sai, è quello che ha il maglione rosso -
- No, non mi viene in mente. Come è fatto? -
- Be’, non so... ha un maglione rosso! -
Senza insistere oltre, aspetto l’indomani, quando, uscendo dall’asilo, chiedo a Camille di farmi vedere il suo amico Blaise. Lei me lo indica. Ha ancora ilmaglione rosso. Effettivamente ha un’aria simpatica, e mi fa un largo sorriso.Quel sorriso luminoso che rischiara la faccia nera dei piccoli africani”
(T. B. Jelloun, Il razzismo spiegato a mia figlia, Mi, Bompiani, 1998, pag. 91)

Con questa citazione ho iniziato la mia tesi di laurea e mi piace riproporla oggi per dare inizio alla rubrica Interculturando perchè per me è queste parole sono come un "credo" da tenere sempre a mente.

Avevo già annunciato la nascita di questo spazio interculturale mesi fa, ma poi per mille motivi ho rimandato. Non sapevo quali temi scegliere, come affrontarli. Avevo paura di annoiarvi, avevo paura perchè questo è un tema divertente e creativo ma estremamente serio... ma appunto perchè è tanto importante vale la pena che se ne parli, non vi pare? {confesso che Mammafelice, con questo post, mi ha dato una bella spinta per buttarmi in questa avventura}

Quindi: bando alle ciance e ai timori. Pronti, via...

Per prendere coraggio e partire col piede giusto mi faccio accompagnare in questa avventura dalla piccola e simpatica Camile, la sua non è solo una storiella: è documentato che i bambini non percepiscono naturalmente le differenze somatiche che per noi adulti sono le più evidenti (come il colore della pelle o la forma degli occhi) come discriminanti, danno importanza a queste differenze perchè "educati" a farlo... sentono i discorsi degli adulti, vedono la televisione e sono portati a "notare" questi particolari rispetto ad altri!
A proposito, sapete che durante la guerra del Vietnam, i guerriglieri vietnamiti (e loro erano adulti, non bambini...) quando vedevano un soldato americano non notavano se fosse bianco o nero? Le differenze che i vietnamiti rilevavano tra loro e il nemico erano molto più rilevanti dalle diverse gradazioni di pelle che avevano gli americani, era una differenza rilevante quanto può esserlo per noi il diverso colore di capelli, di occhi o la statura! Le differenze che riconosciamo come importanti non lo sono di per sè, ma lo sono perchè in modo arbitrario, la storia, la cultura, l'esperienza ci hanno portato a dar loro importanza, non c'è nulla di male in questo, ma teniamolo ben presente!


Mi fermo qui, ma chiedo il vostro aiuto: ci sono tematiche legate all'interculturalità che vi piacerebbe approfondire? Cosa vi piacerebbe leggere in questa rubrica: attività per bambini, qualche spunto di riflessione, recensioni di libri o film... aspetto suggerimenti!





11 commenti:

  1. Anche io ho fatto la mia tesi su questo tema :) anzi..sono proprio andata in Africa per piu' di un mese in una riserva per capire come funziona davvero e seguire da vicino un progetto di cooperazione (benedette borse di studio). Potresti scovare film e cortometraggi sul tema (spesso sono di nicchia, quindi è bello poterli scoprire). Da poco ho visto un corto di un regista della mia isola: Meilogu 18. Narra la storia di: una ragazzina di Cagliari, 2 ragazzini rom e un ragazzino africano e affronta il tema dell'amore e dell'affetto, come lo vivono, ognuno con la sua cultura e il proprio modo di fare :) l'ho trovato molto bello!

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  2. Complimenti per l'iniziativa, in questo momento (e non solo in Italia...) ce n'è davvero molto bisogno!! Ancora una volta si dimostra che gli adulti dovrebbero essere capaci di imparare qualcosa dai bambini! Grazie per lo spunto di riflessione.

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  3. Ma quanto mi piace questa rubrica! Io sono curiosa di tutto, lo sai che ti seguo e seguirò anche questo, quindi grazie! :)

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  4. @Valentina: grazie per la segnalazione, poi magari un giorno racconterò anche io della mia tesi di laurea!

    @Mammavio: dovremmo imparare dai bambini, sì. E anche stare molto attenti a quello che gli insegniamo.

    @Mammafelice: grazie a TE! e poi viva la curiosità: chi è curioso è aperto ad imparare cose nuove, a vedere le cose da punti di vista diversi... ;-)

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  5. molto bella la citazione iniziale!! la condivido su fb. Baci!!

    fatapinella

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  6. uff..non riesco..è troppo lungo il testo! MANNAGGIA!
    fatapinella

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  7. Mi piace questa nuova rubrica, non ho suggerimenti ma verrò a leggere! Non vedo l'ora che il mio bimbo inizi il centro estivo, l'ho iscritto a quello comunale e sono sicura che ci saranno bimbi di tutti i colori, potrà sentire parlare lingue diverse e scoprire cose che a lui non sono familiari!

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  8. io invece vorrei dare un piccolo spunto: ho avuto modo di rapportarmi, anche se molto superficialmente, con altre realtà e penso che potrebbe essere un contributo anche una raccolta di aneddoti magari scritti in post a tema sui nostri blog (una specie di rubrica in rete).
    cosa ne pensi?

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  9. @chichi: ottimo suggerimento, vedremo man mano come e cosa fare, ora con 'sto caldo non è che si ragioni molto bene, eh eh eh!

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  10. è bello scoprire nuove culture, non devono essere per forza tanto distanti per essere diverse :)
    Ho lavorato come ragazza alla pari all'estero (in un paese europeo però)..la bimba che seguivo aveva un anno, sono stata la sua "tata" per sei mesi...anche se io sapevo pochissime parole nella sua lingua, e lei non sapeva ancora parlare, ci capivamo alla perfezione :) non solo i tratti somatici, ma anche le lingue diverse, per i bambini non contano molto, se si può giocare e divertirsi insieme..

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lunga è la foglia, stretta è la via...
dite la vostra, che ho detto la mia!