venerdì 1 luglio 2011

Io allatt(av)o alla luce del sole

Io allatto alla luce del sole
Da pochissimo tempo io non allatto più, nè alla luce del sole, nè al chiaro di luna. Però ci tengo a partecipare anche io all'iniziativa "Io allatto alla luce del sole2" di Genitori Channel.

Ho allattato a richiesta mia figlia fino a circa 19 mesi. Poi, pian piano, la richiesta è diminuita e ormai mia figlia sembra essersi dimenticata del mio seno. 

Vi voglio dire alcune cose che ho capito dell'allattamento, è chiaro che non voglio nè sminuire nè giudicare chi -per i più svariati motivi- non ha allattato al seno i propri figli, ci mancherebbe altro! Però una cosa all'allattamento al seno bisogna riconoscerla: è la via naturale, il modo che Madre Natura ha escogitato perchè i nostri cuccioli potessero placare la fame e la sete, calmarsi, coccolarsi, addormentarsi... Sul fatto che il seno materno sia la via migliore non ammetto discussioni, anche se so perfettamente che la ricerca scientifica ha fatto e fa del suo meglio. Quindi non fraintendetemi: dire che il latte materno è meglio dell'artificiale non significa certo dire che esso sia dannoso.

Ecco i miei umili consigli per coloro che stanno per affrontare il meraviglioso (anche faticoso, eh! Non stiamo qui a raccontarcela) :

1) Una frase che mi dissero al corso nascita e che mi è rimasta impressa: "Il latte si forma qui (indicando la testa), non qui (indicando il seno). Dovete essere sicure di voler allattare, certe di riuscirci!"  Non sono una scienziata e non ve lo so spiegare con parole tecniche ma fisiologicamente solo pochissime donne, per problemi ormonali credo, non sono effettivamente in grado di allattare.

2) Cercate persone di cui fidarvi e chiedete loro sostegno, consiglio, sorrisi e abbracci. Per me sono state le ostetriche del consultorio durante il corso nascita e poi ogni volta che ne ho avuto bisogno presso lo spazio mamma, o per telefono...

3) E i consigli non richiesti? Oh be', quelli non mancheranno di certo. Se vi va rispondete a tono e cercate di spiegare le vostre convinzioni e decisioni, altrimenti siate "di gomma": lasciate che luoghi comuni, sciocchezze, e consigli indesiderati -anche se dettati dalla buona fede- vi rimbalzino addosso senza incrinare le vostre convinzioni.

4) Capitolo ragadi. Be' ci sono varie scuole di pensiero sulla necessità o meno di "preparare il seno" prima all'allattamento. Sinceramente credo che abbiano tutti un po' di ragione, di certo sappiamo che il nostro seno, una parte tanto delicata e solitamente "salvaguardata", verrà sottoposta a sollecitazioni frequenti, prolungate e poco delicate! L'unica cura efficace contro le famigerate ragadi è la prevenzione: se il bimbo si attacca nel modo corretto, se la mamma è in una posizione comoda non bisogna provare dolore mentre il bambino succhia. Solo nei primi giorni è possibile avvertire un po' di dolore all'inizio della poppata, ma non durante! Se la suzione è dolorosa probabilmente il bambino non si è attaccato nel modo corretto e questo causerà le ragadi... in questo caso bisogna staccare il bambino riattaccarlo finchè non assumerà la posizione corretta. Non è una pratica crudele, in pochi giorni il bambino imparerà ad attaccarsi nel modo corretto, succhierà meglio, la mamma non avrà conseguenze spiacevoli, mi sembra ne valga la pena. No?

5) Ciuccio o non ciuccio... non è questo il problema! Mia figlia prende il ciuccio per addormentarsi da quando aveva tre mesi e questo non ha di certo compromesso l'allattamento. Quel che è certo è che succhiare al seno o il ciuccio è completamente diverso, un neonato può essere confuso dall'alternanza seno-ciuccio nei primissimi giorni (personalmente, direi nel primo mese). Il ciuccio non è "il male" se introdotto dopo che il bambino ha imparato a succhiare nel modo corretto dal seno. Mi sono resa conto di quanto siano diversi i due tipi di suzione quando Noemi, verso i 6/8 mesi, mi si addormentava in braccio mentre la allattavo. Nel sonno smetteva di mangiare e teneva in bocca il mio seno, capitava che cominciasse a succhiarlo come fosse il ciuccio... e io -che nel frattempo mi ero ovviamente appisolata- mi svegliavo cacciando un urlo dal male! Provare per credere. 


6) Last but not least... il fatto che sia (quasi) sempre possibile allattare, non significa che sarà facile o indolore. Ci saranno momenti difficili, in cui l'ansia, la stanchezza, le lacrime avranno il sopravvento. Piangete, piangete tutte le lacrime che servono. Cercate gli abbracci del vostro lui, accettate l'aiuto che vi viene offerto, oppure mettete da parte l'orgoglio e chiedete a chi vi sta vicino di sollevarvi dalle incombenze quotidiane. E -ripeto- cercate aiuto e consiglio da persone fidate e qualificate.

Mi fermo qui, ripeto che non sono un'esperta e questi consigli sono frutto della mia esperienza "sul campo".

Aggiungo solo un pensiero: non abbiamo timore di voler rivendicare il nostro "essere animali". Quando allattiamo i nostri piccoli stiamo compiendo un gesto d'amore naturale, primordiale e profondo che la natura ha voluto condividessimo con molte altre "madri" su questa terra... allattare è un messaggio d'amore che travalica i confini tra uomo e animale, che ci deve far urlare con gioia: SONO UN ANIMALE E ME NE VANTO!

Un marà (lepre della Patagonia) che allatta i suoi cuccioli - parco faunistico Le Cornelle 2 giugno 2011

7 commenti:

  1. La penso come te, e come te penso che non c'è possibilità che un allattamento parta bene se non c'è chi sostiene la madre, la aiuta, la incoraggia, condivide con lei i momenti di sconforto. Io sono stata fortunata, lo dico sempre. Anche per questo ho allattato a lungo, serenamente.

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  2. Bellissimo questo post e fantastica la foto.
    Questo post mi ha fatto fare un tuffo nel passato, pensa a me povera primipara ( fortunatamente con la testa che ha sempre viaggiato per fatti suoi)
    subito dopo il parto, fuori la sala parto (praticamente in corridoio)che ho chiesto alle infermiere di darmi subito il bambino per attaccarlo al seno e mia suocera che dice: "nooo che quel "coso" giallo ( il colostro) fa malissimo"!!!!!!
    HO DETTO TUTTO!

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  3. @linee: senza dubbio il sostegno di chi ci sta intorno è fondamentale, io ammiro molto le famiglie che si trovano a dover affrontare tuttto da sole, e ce ne sono davvero tante.
    ho conosciuto una ragazza, traferita da pochi mesi da roma nelle nostra sperduta valle, senza poter contare sull'aiuto di nessuno o quasi... ha allattato le sue due gemelle per molti mesi! nei momenti di sconforto io pensavo a lei ;-)

    @bruskamente: sì, sì... se ne sentono di tutti colori, ma a noi le cose entrano da un orecchio ed escono dall'altro, no?! comunque se cresce poco è perchè il tuo latte non è nutriente, o poco. se cresce molto è perchè mangia troppo, non continuare a dargli la tetta... te un po' anche se piove è colpa della tetta ;-)

    @cooksappe: sì, vero?

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  4. Grazie per i consigli, mi serviranno sicuramente :)

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  5. E sì, condivido tutto e mi piace molto "Quando allattiamo i nostri piccoli stiamo compiendo un gesto d'amore naturale, primordiale e profondo che la natura ha voluto condividessimo con molte altre "madri" su questa terra..."
    Studi dimostrano che è vantaggioso per la salute di mamma e bimbo e poi l'allattamento al seno è anche un gesto economico ed ecologico!
    Auguri a tutte le future mamme! ;-)

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  6. @Lisa: auguri!

    @Annalisa: giusto e sai una cosa... vuoi mettere la praticità? Vai dappertutto senza bisogno di sterilizzatori, biberon, thermos, acqua ecc. io sono troppo pigra, non avrei potuto allattare artificialmente ;-)

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lunga è la foglia, stretta è la via...
dite la vostra, che ho detto la mia!