lunedì 12 marzo 2012

[L'ago nel pagliaio] Laboratorio sottovetro

Quante volte saltellando di link in link avete trovato blog o progetti che sono finiti direttamente nei preferiti, senza nemmeno passare dal via? Ecco a me è successo e succede spesso. Sono talmente tante le immagini e le parole in rete che imbattersi in un determinato blog è davvero un caso fortunato, come trovare un ago in un pagliaio! Tutto questo per dire che da oggi nasce una nuova rubrica: una volta al mese vi proporrò il mio ago nel pagliaio: un blog, una persona, un progetto nel quale ho avuto la fortuna di imbattermi durante le mie scorribande online.

Per rompere il ghiaccio vi presento Laura e il suo "Laboratorio sotto vetro". Laura è una giovane artista che si dedica in particolare alla lavorazione del vetro, creando oggetti e gioielli che sono delle vere opere d'arte. Oltre al laboratorio artistico, Laura tiene nel suo atelier ha uno spazio dedicato a laboratori esperienziali per adulti e bambini, dove i partecipanti possono sperimentare qualsiasi materiale senza il timore di sporcare o di sporcarsi.


Per capire meglio tutto quello di cui si occupa, lascio la parola a Laura che ha gentilmente risposto alla mia intervista.

Cominciamo con una domanda da 100 milioni di dollari! Che cos'è l'arte secondo te?
Faccio ammenda, ma uso le parole di Goethe: “dipingi, divertiti, diffondi gioia e confusione”

Raccontaci qualcosa di te e della tua vita, chi sei?
Mi chiamo Laura Maralla e passo la mia vita destregginadomi tra le mie due passioni: la lavorazione
del vetro e l’organizzazione di laboratori per bambini. Ho 28 anni e sto cercando di trasformare le mie passioni in un lavoro vero e proprio

Qual è stato il tuo percorso di studio/formazione?
Liceo artistico e poi “Vetroricerca” una scuola a Bolzano dove per due anni non ho fatto altro
che studiare le mille tecniche con le quali si lavora il vetro. Tornata a Milano mi sono iscritta
all’Accademia dei Belle Arti di Brera e ho intrapreso la formazione come arteterapeuta,
diplomandomi come “esperta in laboratori esperienziali nell’ambito educativo” due anni fa.
Inoltre ho fatto un corso per lavorare i metalli che mi ha portato a creare una linea integrando argento
e vetro.

Come ti sei appassionata al vetro e alla sua lavorazione?
Finito il liceo non sapevo bene da che parte indirizzare la mia vita, per caso sono capitata nel
laboratorio di una ragazza che lavora il vetro e mi sono subito appassionata. Con lei ho creato il mio
primo oggetto in Tiffany, che ancora conservo come un cimelio, e ho poi deciso di andare a Bolzano
a frequentare “Vetroricerca”

Quali oggetti produci?
Principalmente gioielli, adoro comperarli, soprattutto se fatti a mano da altre creative come me,
disegnarli e crearli. Soprattutto in vetro fusione ma anche facendo le perle a lume, con un cannello,
e poi montando le collane; una tecnica antichissima che è bello sapere e reinterpretare in chiave
moderna. Ultimamente faccio anche piatti e oggetti d’arredamento, come specchi, applique, portafoto, in vetrofusione; e a tempo perso anche qualche vetrata per le finestre.

Quando hai capito che il l'arte sarebbe stato il tuo lavoro?
Finita la scuola a Bolzano tornai a Milano sempre più innamorata dal materiale vetro, mandai
curriculum ad ogni dove ma sembrava che nessuno avesse bisogno di me e del mio entusiasmo. Così
mi iscrissi a Brera e nel frattempo comprai un cannello per fare le perle a lume che posizionai in un
sottoscala piccolissimo. Col tempo al cannello si è aggiunto un piccolo forno per la vetro fusione,
il laboratorio si è ingrandito, ho affiancato a questa attività l’organizzazione di laboratori per i
bambini e a giugno dell’anno scorso ho fatto il grande passo: ho investito tutti i guadagni in un forno
più grande per la vetro fusione e ho lasciato tutti gli altri lavoretti che avevo per potermi dedicare
esclusivamente alle mie passioni. E’ stata dura, e ci è voluto molto coraggio, ma per ora funziona e
io ne sono molto felice. 


Sarà che anche io mi occupo di educazione, anche se in altro ambito, ma la cosa che mi ha subito
colpita leggendo il tuo sito sono i laboratori artistici esperienziali. Ce ne puoi parlare un po'?
L’esperienza dei laboratori artistici esperienziali, preparati con le tecniche e con i metodi
dell’arteterapia, pone al centro della proposta il gioco e l’utilizzo delle mani.
Nei laboratori l’intento non è quello di "scoprire" piccoli artisti, ma è quello di sviluppare nel
bambino la capacità di creare un prodotto servendosi delle abilità che possiede, senza dover seguire
un modello o dei metodi prescritti da altri. La soddisfazione di esprimere artisticamente i propri
sentimenti ed emozioni permette al bambino di sperimentare sentimenti di autostima e fiducia nelle
proprie potenzialità. Sono laboratori dove prevale molto la sperimentazione di molteplici materiali e tecniche, anche in modo libero, il mio ruolo è quello di supportare i bambini nelle scoperte che vanno facendo senza
impormi troppo.

Curiosità personalissima, hai sperimento questi laboratori anche con bambini/ragazzi stranieri che non conoscevano ancora la lingua italiana (o la conoscevano pochissimo)?
Laboratori di questo tipo no, anche se ammetto che mi piacerebbe tantissimo. Ho provato a
proporli ad associazioni del terzo settore ma sono stati sempre scartati a favore di laboratori si
supporto didattico, o sulla lingua, cose che effettivamente anche io ritengo essenziali ma non
esaustive. E’ difficile, almeno per ora, far passare il concetto che il benessere dell’individuo, o la sua
integrazione, passa anche attraverso altre vie, come ad esempio l’avere uno spazio e un momento
dove potersi esprimere liberamente, con pennelli e colori, senza essere giudicato.
Però ho tenuto spesso dei momenti di gioco sia con i bambini in Bosnia, durante dei campi estivi
di volontariato, sia con i bambini di un grande campo rom che c’era qua a Milano. Andavamo alla
domenica a farli giocare…finchè il campo non è stato sgomberato un anno fa.

E gli adulti? Come si pongono in questo genere di laboratori?
All’inizio scettici sull’effettiva potenza del mezzo artistico, lo prendono come un gioco, si
dicono “ma si, è solo un disegno, cosa sarà mai?” e poi tutti si ricredono quando si rendono conto
di quanto un disegno è in grado di esprimere di noi, quante emozioni suscita, quanto piacere c’è nel
prendersi un momento tutto per se e fare un disegno; e soprattutto di quanto tutti siamo in grado
di fare opere bellissime anche senza aver mai studiato il chiaroscuro, l’acquerello o qualsiasi altra
tecnica, la passione basta.

Il prossimo fine settimana parteciperai all'Hobbyshow, a Milano, dove ti troviamo e cosa proponi?
E’ ormai la seconda edizione che partecipiamo all’HobbyShow di Milano con la formula:
esposizione di opere di artigianato + laboratori per bambini. Saremo allo stand E17, dove si troverà
un’esposizione di opere d’arte e di artigianato artistico intitolata “Percorsi”. Esporrò con:
Graziana Mastronardo (borse cucite a mano create riutilizzando vecchi dischi e vinili): Alice Rabbis (piccole tele decorative a tema marino, realizzate a pastello su tela e cartoncino); Valeria Zoppellaro e Cristina Calcagnile (album e partecipazioni di nozze realizzate artigianalmente fondendo la digitalizzazione e la decorazione).
E poi organizzeremo 3 laboratori al giorno a tema “Riciclo anch’io” per scoprire come sia possibile
realizzare manufatti artistici e giochi con oggetti recuperati dalla nostra quotidianità e che siamo
abituati a buttare:
Una sonante orchestrina: come si trasforma un rotolo di cartone in una maracas? Che rumore fa la
sabbia? Si può suonare con degli elastici? Un laboratorio per realizzare semplici strumenti musicali e
creare la nostra orchestra!
Burattini a bocca aperta: bottiglie di plastica grandi e piccole, di tetrapack e di cartone si
trasformeranno in burattini buffi e originali, che potrai muovere, far parlare e con i quali creare storie
sempre diverse.
Un bruco nella calza: vecchie calze, stracci, lenzuola e tanta fantasia: ecco quello che ci serve per
creare bruco! Ma anche un orso, una farfalla, una tartaruga,….in questo laboratorio impareremo
insieme come costruire animali con pezzi di stoffa, cotone e tanto altro.

Contatti: sito, facebook, e-mail: sottovetro@gmail.com

Grazie Laura, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti!


12 commenti:

  1. ciao, veramente bella questa iniziativa, andrò a vedere il blog di cui parli, grazie mille per averci raccontato così bene di Laura. Ciao

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  2. interessante questa rubrica**
    e bellissimi i lavori di questa ragazza**

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  3. come dire ... pane per i miei denti!!!! grazie e ... in bocca al lupo per questa avventura, l'arte non lascia mai delusi, perchè è dal cuore che parte, per parlare al cuore!!!
    ciao e complimenti!!!

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  4. Bellissima iniziativa, non vedo l'ora di leggerla ogni mese!!!

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  5. Bella iniziativa, davvero, complimenti per le tue idee.
    Bellissima anche la frase di unamamma...ungirasole (cito) "è dal cuore che parte per parlare al cuore" è semplicemente la definizione perfetta dell'arte e di ciò che facciamo (o che almeno proviamo a fare...nel mio caso:-)) ciao a tutte

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  6. Bella questa nuova rubrica e grazie per la condivisione! Ciao

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  7. spettacolare. In effetti quando, come dico io, si pattina selvaggiamente tra i blog, non si sa mai dove si approda, talvolta però si fanno delle scoperte straordinarie, altre, purtroppo più frequentemente, si perde solo tempo dietro a blog autoreferenziali di fumo fritto.
    BACI!!

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    1. Vero Ilaria, per fortuna c'è un invenzione magnifica: quella crocetta in alto a destra per chiudere i blog che non fanno per noi. ahahahah :-)

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  8. Mi piace questa tua rubrica. Posso definire il tuo blog il mio ago nel pagliaio di questa mia notte insonne?

    Anch'io voglio provare a fare la pasta madre, ci penso da secoli e non mi decido mai.

    Forse con il caldo sara' piu' facile farla venire su'... il tuo post mi ha dato coraggio.

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    1. È un onore essere "l'ago nel pagliaio" per qualcuno che approda sul mio blog, davvero!

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  9. Che bello!!! Grazie per questa intervista: le storie di chi ce l'ha fatta a realizzare il proprio sogno aiutano a non scoraggiarsi... quando tutto sembra remarci contro! :)

    ciao ciao
    Chiara

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lunga è la foglia, stretta è la via...
dite la vostra, che ho detto la mia!