lunedì 6 febbraio 2012

Lezioni di glottodidattica

Nella vita offline faccio la facilitatrice linguistica, in parole povere insegno italiano come seconda lingua a stranieri che vivono in italia, sia adulti che bambini. Ho studiato e continuo ad aggiornarmi per fare questo lavoro al meglio. Con il tempo mi sono accorta che alcuni principi di base della glottodidattica e della comunicazione interculturale mi sono utili anche in casa: con marito, figlia, amici e parenti.

Le tappe dell'acquisizione linguistica nei bambini, per esempio, mi hanno sempre affascinato e ora rivedo in Noemi e nei suoi strafalcioni molti meccanismi che ho studiato sui libri o osservato nei miei studenti, conoscerli mi permette di aiutare mia figlia nel suo percorso.

Per me tutto questo è davvero affascinante, così ho deciso di condividere con voi alcune "Lezioni di glottodicattica". Non si tratterà di lezioni teoriche e barbose ma vi presenterò nel modo più semplice possibile alcune nozioni fondamentali di glottodidattica e qualche spunto spicciolo per metterli in pratica. Spero di riuscire a trasmettervi innanzitutto l'interesse per questi meccanismi, la curiosità di osservare i nostri bambini mentre lavorano per conquistare una lingua e, infine, di darvi alcuni strumenti per osservare e aiutare chi apprende le lingue (non solo i nostri figli ma anche adulti e bambini stranieri con cui ci interfacciamo ogni giorno: alunni, colleghi, amici...)


Cominciamo dalle basi, che più basi non si può... che cos'è la glottodidattica?
Semplificando possiamo dire che la glottodidattica studia come si imparano le lingue e propone soluzioni per insegnarle. Per farlo si serve dei contributi di altre discipline.

Quindi:
- La glottodidattica (GD) è una scienza teorico-pratica e interdisciplinare che si pone come obiettivo di studiare e affrontare le tematiche legate all'apprendimento, all'acquisizione e all'insegnamento di una lingua.
- Le discipline a cui attinge la GD sono: le scienze del linguaggio e della comunicazione; le scienze dell'educazione e della formazione, le scienze della cultura e della società e la psicologia.
- La GD si sviluppa dall'intersezione di queste discipline rileggendo i loro contributi alla luce dei suoi obiettivi.

Appuntamento alla prossima "lezione"!

p.s. Se avete domande, dubbi o curiosità sull'argomento chiedete pure lasciando un commento qui sotto. ;-)






22 commenti:

  1. io e Linda siamo pronte a segure con interesse le lezioni...oggi compie 11 mesi, siamo alle prese con le prime vere parole :-)))

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  2. Gli strafalcioni dei bambini piccoli ci fanno sorridere... ma effettivamente quando Riccardo, che ha 5 anni, per esempio dice "non ci riescio"... come quando coniuga erroneamente altri verbi, mi fa riflettere sul fatto che in realtà ha già in mente la regola, e la sta mettendo in pratica, solo che in italiano la conugazione dei verbi è così complessa, che spesso sembrano di più le eccezioni che le regole... ;)
    Noi generalmente non lo correggiamo (o almeno non in stile di lezione, ma magari riproponendogli il verbo girandogli la frase come se fosse una domanda...), pensiamo che fra un pò si accorgerà delle differenze...
    Che ne pensi? E' un approccio corretto, in nostro?

    ps: del resto non mi preoccupo più di tanto anche perchè sa comunque usare correttamente congiuntivo e condizionale... per cui credo che prima o poi interiorizzerà correttamente anche ciò che per ora sbaglia.

    ciao ciao
    Chiara

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    1. Cara Chiara! Credo proprio che... tu non abbia bisogno delle mie lezioni!
      È un approccio più che corretto, ti dico solo (non posso fare troppe anticipazioni) che l'errore è considerato "sintomo d'apprendimento", come noti con Riccardo che sbaglia il verbo ma segue una sua logica.
      E la correzione degli errori è utile se non è frustrante, per esempio attraverso la riformulazione ("uffa, non riescio" "fai provare la mamma, ecco vedi così ci riesco")

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    2. Ecco si, mi terrò a mente questo "trucchetto" :)
      Grazie!

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  3. Che scoperte che si fanno!!! Glottologia è stato il primo dei miei esami universitari, seguito da varie linguistiche, filologie e glottodidattiche, per finire con linguistica computazionale, e un anno da precaria ho avuto gli stranieri iscritti al CTP...non mi capita spesso di sentirne parlare!!!!
    Ciao Patrizia

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    1. In effetti ho deciso di parlarne perchè non si legge molto di questi temi in giro per il web. Quindi siamo colleghe! Adesso insegni ancora Patrizia?

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  4. Son qui già con carta e penna per prendere appunti.
    E' un a materia che mi ha sempre affascinata e ora che Piccolo Furfante sta cominciando a muovere i prima passi nella seconda lingua seguo attentamente ogni suo progresso.
    In effetti alcuni errori che adesso commette in tedesco, li fa perchè ha imparato una regola e la applica ad ogni cosa ignorando le eccezioni.

    Non vedo l'ora di leggerti il seguito.

    Grazie di condividere queste importanti informazioni

    Paola HMM

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    1. Fantastico, così potrai darci qualche spunto con la vostra esperienza diretta.

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  5. oh mamma mi hai ricordato il mio esame di glottologia all'università!!!

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    1. mamma mia, spero con questo post di non aver riportato a galla brutti ricordi! (che studi hai fatto?)

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  6. quando ho iniziato l'università sognavo di insegnare l'italiano agli stranieri, poi, esame dopo esame mi specializzavo più in comunicazione e arte. Dopo la laurea ho fatto diversi lavori per finire a far la maestra in una scuola pubblica.
    Nella nostra scuola la figura del facilitatore è un sogno, ci arrangiamo con progetti di, ahimè, 10 ore di alfabetizzazione. I bambini sono subito inseriti in classe dove imparano dal contatto con i compagni ma ricevono meno attenzione di quella che spetterebbe loro. Dal 15 gennaio ho in classe un bimbo di 10 anni che viene dalla Cina e sia io sia la mia collega ci dispiacciamo di non riuscire a dedicargli tanto tempo visto che abbiamo altri 22 alunni di 4ª da seguire. Stiamo cercando anche di non caricarlo troppo di lavoro individuale ma la gestione del tempo non è facile
    Che strada devo fare per propormi come facilitatrice a scuola?
    grazie

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    1. ok, il facilitatore è un sogno nella gran parte delle scuole. da quel punto di vista per me è quasi un incubo... perchè significa andare avanti con progetti da poche ore (e pochi euro), con contratti occasionali ecc.
      oggi non saprei che strada consigliare a chi vuole intraprendere questa professione... fino a qualche tempo fa ti avrei detto: rimani nella scuola per sperare un giorno di essere distaccato su questi progetti, ma con i tagli attuali... mah!
      no proseguo perchè verrebbe fuori un poema se dovessi pronunciarmi sulla miopia di scuole ed enti in questo campo... comunque il succo è che -al momento- la strada per fare questo lavoro è tutta in salita. ahimè!

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  7. Ciao Linda...seguirò con molto interesse queste tue lezioni, spero di poterle applicare anche nel caso di Gemma, bimba non bi- bensì tri-lingue!!! Credi sia possibile? Grazie di condividere quete tue conoscenze!!!

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    1. Certo che è possibile! Tua figlia ha una fortuna immensa, certo farà un po' di fatica ma avrà un bagaglio, non solo linguistico ma anche cognitivo, molto più grande dei suoi coetanei monolingui! Un po' vi invidio, posso? ;-)

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  8. un lavoro interessantissimo! e mi piace molto questo tuo progetto...ti seguirò con molto piacere. :)

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  9. Mi piace, è molto molto interessante...per me vedere mia figlia che imparava a parlare è stata una delle esperienze più belle della maternità (ecco, avesse imparato un po' meno...), adesso che ho il secondo di un anno mi preparo a riviverla!

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  10. ma fai un lavoro bellissimo!!! brava! ed interessantissimo l'argomento, non vedo l'ora di sentire il seguito!

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  11. Ti seguo con molto, molto interesse e non vedo l'ora di leggere il seguito... magari capirò anche come far entrare nella zucca dello Gnomo che non si dice cerchiolare (cerchio=cerchiolare) e quadratolare (quadrato=quadratolare)!!!

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  12. Come sempre arrivo tardissimo... ma il tuo post mi ha fatto riflettere!!! con una cooperativa della mia parrocchia stiamo facendo "lezioni di italiano" ad adulti stranieri che hanno bisogno per lavoro, per il rinnovo del permesso di soggiorno ecc... e non avevo mai pensato al tuo ragionamento e a quello che hai scritto in questi post... grazie per aver condiviso con noi queste nozioni!!!

    Fatina Benedetta

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    1. Ciao Fatina!
      Allora siamo "colleghe", spero che le mie lezioni di glottodidattica possano esserti utili! ;-)

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lunga è la foglia, stretta è la via...
dite la vostra, che ho detto la mia!