venerdì 23 dicembre 2011

Z come... ZAMPOGNA

Ci siamo, non credevate che mollassi proprio all'ultima lettera di questo alfabeto. Siamo (di già!) alla zeta, spero di avervi tenuto compagnia e avervi ispirati con queste 21 lettere.
In quest'ultimo post vi accompagno, sulle note dell'antica zampogna, verso questo Natale.

La zampogna è un antico strumento a fiato di origine pastorale diffuso nell'Italia centro meridionale da non confondere con la pioù nordica cornamusa, tradizionalmente è legata al periodo natalizio, in particolare alla novena e ai canti natalizi. 
La Zampogna è composta da una sacca dove si accumula l'aria e da due canne a doppia ancia e due canne a nota fissa, i bordoni. Ne esistono di diverse grandezze, ma le più lunghe posso raggiungere addirittura i due metri. La bravura dello zampognaro sta nella capacità, mentre suona, di imprimere alla sacca un pressione costante, in modo che il suono esca omogeneo.

Il comune di Sapoli, in provincia di Isernia, si fregia del titolo di patria della zampogna. Qui ha sede il museo della zampogna e inoltre ogni anno, dal 1975, in estate si tiene il festival internazionale della zampogna, un'occasione unica che richiama appassionati ed esperti del genere. 

Chiudo con una poesia di Gianni Rodari, con la quale vi faccio i miei più cari auguri e vi ringrazio per avermi seguita in questa avventura lunga... come l'alfabeto!


Lo zampognaro
di Gianni Rodari

Se comandasse lo zampognaro
che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
“Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.
Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso”.
Se comandasse il pastore
del presepe di cartone
sai che legge farebbe
firmandola col lungo bastone?
“ Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino”.
Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?
tutte queste belle cose
accadranno facilmente;
se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.


6 commenti:

  1. Grazie linda..sei un fenomeno :)
    buon natale :)

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  2. Ehi, furbina, hai saltato X ed Y !! ;)))
    Un augurio di cuore,
    Dani

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  3. lo sai che con la Z hai fatto danno?! Io sono di Isernia e tutti gli anni a Natale gli zampognari giravano per le case suonando le canzoni natalizie. Che fastidio quando cercavi di leggere o guardare un film, averli dietro la porta per le scale di un palazzo, rimbombava tutto! Ora mi mancano così tanto... Quando iniziavano a girare per le strade col loro mantello li sentivi da lontano annunciare l'arrivo del Natale (a volte troppo presto, non eravamo neanche in avvento). Mi dispiace che i miei figli non possano assaporare certe atmosfere piene di storia che riempivano ancora di senso il Natale e si accorgano del suo arrivo solo da negozi e lucette colorate. E mi manca anche l'omino delle caldarroste all'angolo del liceo e mia madre, l'unica che non si scottava, che me le puliva, anche se non voleva mai comprarle (ci credo suo padre aveva un castagneto dietro casa) ed era papà che cedeva e me ne prendeva un cartoccio <3 quando ancora le castagne erano meglio del kinder con la scatola di Natale. Mi sa che vado al pc e scrivo un post. Auguri cara ed un Natale come lo sogni.

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  4. @Barbara: grazie di cuore del tuo commento! Sono felice di aver fatto questo "danno" e di aver risvegliato in te vecchi ricordi! Tanti cari auguri di vera gioia alla tua bella famiglia!

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  5. davvero bella la poesia che hai pubblicato! http://danielainrosa.wordpress.com

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lunga è la foglia, stretta è la via...
dite la vostra, che ho detto la mia!